Quarantena, il CTS dovrà valutare se proporre di accorciarla per i vaccinati; gli Usa la riducono a 5 giorni.
Terapie intensive sopra il 12% di occupazione per covid (e gli altri posti letto non sono liberi): 1.126 ricoverati. Iraq, confermata la vittoria di Muqtada al-Sadr.
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Le nostre rubriche
"Armi e disarmo" di Giorgio Beretta: Desmond Tutu, testimone della nonviolenza e del disarmo
"Stati uniti in un minuto" di Daniele Piacentini: Gli Stati Uniti anticipano tutti e dimezzano la durata della quarantena
"Immigrazione in un minuto" di Stefano Galieni: Altri drammatici naufragi e il nuovo decreto flussi
Il Governo in questi giorni si trova sotto pressione da più parti per ridurre l'obbligo di quarantena alle persone che sono entrate in contatto con una persona positiva al covid-19. Attualmente le regole prevedono una quarantena cautelativa per i contatti di una persona positiva, in questo momento ci sono in Italia oltre mezzo milione di persone positive al coronavirus e i contatti stretti devono stare in quarantena per sette giorni se sono vaccinati, dieci se non lo sono. Il comitato tecnico scientifico è stato interpellato, si dovrebbe riunire domani, tra le ipotesi al vaglio c'è quella di ridurre la quarantena per chi ha fatto la terza dose di vaccino, spingendo così anche la campagna di richiamo vaccinale. Il numero di persone stimato in quarantena in questo momento è di circa 2 milioni e mezzo di persone. Il tracciamento dei contatti è saltato in molte zone d'Italia, ad esempio in Lombardia l'ATS non riesce ad avvertire tutti i contatti di chi è positivo per comunicare l'inizio della quarantena da rispettare.
https://www.agi.it/cronaca/news/2021-12-27/pressing-per-ridurre-quarantena-ai-vaccinati-15041804/
Gli Stati uniti hanno già ridotto a 5 giorni il periodo di quarantena, come ci racconterà Daniele Piacentini nella sua rubrica dedicata agli Usa.
Intanto sono salite le persone ricoverate in rianimazione per il covid, al momento sono 1.126, ovvero 37 in più del giorno prima. Le persone morte nell'ultimo bollettino di ieri sono 142. Il tasso di occupazione delle terapie intensive ha superato la soglia critica, la media nazionale è del 12% con Marche e provincia di Trento oltre il 20%. Ricordiamo che non significa avere l'88% dei posti in terapia intensiva libero, dato che restano i pazienti vittime di attacchi cardiaci, ictus, incidenti stradali, reduci da interventi chirurgici come i trapianti, e che nel 2015 il governo aveva previsto che l'utilizzo medio dei reparti doveva essere tra l'80 e il 90 % in epoca pre-covid. Questo fa sì che vengano rinviati molti interventi chirurgici programmati.
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