Putin riconosce le repubbliche separatiste ucraine e invia le truppe in Donbass con la motivazione ufficiale di "mantenere la pace", una delle scuse più usate da chi combatte una guerra.
Prima aveva definito l'Ucraina "parte integrante" della storia e della cultura della Russia. Le reazioni internazionali al momento non prevedono sanzioni dirette contro la Russia.
E poi: La rubrica "Armi e disarmo" di Giorgio Beretta: Venti di guerra, la voce dei nonviolenti ucraini
Da ascoltare qua → https://inprimis.today/notiziari/2022-02-22
Le truppe russe sono entrate nella regione separatista ucraina del Donbass dopo l'ordine del presidente russo Putin di "mantenere la pace".
Una nuova mossa di Vladimir Putin ieri sera poco prima di questo ordine aveva alzato notevolmente la tensione sul fronte ucraino: il presidente russo ha assicurato il riconoscimento dei separatisti ucraini filorussi e in diretta tv ha addirittura definito l'Ucraina "parte integrante" della storia e della cultura del suo Paese. Mentre firmava il decreto di riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, accanto a lui in diretta c'erano i leader delle due repubbliche. Poi ha ordinato al ministero della difesa di dispiegare le forze armate nel Donbass, con la motivazione di "assicurare la pace". Le truppe sono entrate quindi nel territorio delle due regioni separatiste dell'Ucraina orientale, quindi al confine con la Russia.
https://www.nytimes.com/live/2022/02/21/world/ukraine-russia-putin-biden
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