Le rubriche di questa settimana
Dalla Palestina ai robot che si riproducono, diritti umani, letteratura, cinema...
Ecco tutte le rubriche della settimana, da riascoltare qui —> https://inprimis.today/pl/lZFHwnDz
Isaac Scaramella, nella sua rubrica “Abitare sostenibile" parla di edilizia ed economia circolare, sottolineando l’importanza della nuova sfida per il presente e per il futuro: la ricerca di materiali idonei al riciclo, per evitare che la fine vita di un edificio si trasformi in una quantità importante di rifiuti da smaltire.
Per "Pagine in un minuto" Heiko Caimi offre uno scorcio sul mondo raccontato da Chaim Potok ne L’arpa di Davita. Il mondo di una bambina curiosa e intelligente, sensibile e caparbia, che cerca di divincolarsi in un groviglio fatto di dogmi imposti e di domande da non fare. Un romanzo di formazione complesso e profondo, ma mai tedioso, da leggere.
Nella sua rubrica dedicata alla “Psicologia" Doriana Galderisi impone una riflessione seria, “quando pensi di avere tutte le risposte e la vita ti cambia tutte le domande”. Comincia accostando due mondi apparentemente diversi e difficilmente paragonabili, come il campionato di calcio e il covid 19, utilizzandoli come esempi di prese di posizione ideologiche e decisionali. Infatti, come dal divano di casa, gli italiani si scoprono un popolo di allenatori mentre guardano una partita di calcio, così anche in tema di covid e di vaccinazione sono sempre più numerosi gli scienziati per auto proclamazione da tastiera.
Si chiamano XENOBOT, i primi robot viventi, in grado di riprodursi. Simili a piccoli Pac man capaci di muoversi nello spazio e anche replicarsi. Ecco la novità al centro della “rubrica Scienza in un minuto" di Daniele Piacentini.
Amedeo Rossi, nella sua “Palestina in un minuto" parla della recente sentenza della corte suprema israeliana, che ha dichiarato l’esercito e lo stato non punibili. Parla di un caso emblematico. Della tragedia di una famiglia causata da un errore, da un carro armato che ha distrutto la vita di una famiglia palestinese nel 2009.
Daniele Piacentini spiega “Perché si dice...se non è zuppa, è pan bagnato?”, un modo di dire dalla evidente ironia e dal velato sarcasmo che affonda le sue radici nella tradizione contadina del secolo scorso.
Nella rubrica “Diritti umani in un minuto" Simone Rizza, di Amnesty International Italia cerca di accendere riflettori e coscienze sulle condizioni inumane dei bambini ad al-Hoq, in Siria, che vivono lontani dai genitori o da chi ne ha la tutela, senza istruzione e sostegno psicologico.
Stefania Esposito per “Istantanea sul mondo" illustra due delle Time's Top Photos 2021. Due immagini forti e toccanti che parlano di un incontro suggestivo quanto dirompente, quello tra la forza di uno scatto e la forza inarrestabile della natura.
A margine della giornata del 25 novembre, Giorgio Beretta nella sua “Armi e Disarmo” racconta alcuni dei dati resi noti dalla commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio del senato. Oltre alle gravi mancanze polizia e organi giudiziari, il dato rilevante e al contempo scioccante è il numero dei femminicidi commessi con armi legamenti detenute - 31 su 198 tra il 2017 e il 2019, pari al 16,1% dei casi totali.
Una notizia che racconta di una signora molto fortunata: Daniele Piacentini racconta il caso di una sessantunenne del Maryland che ha vinto per tre volte di seguito 50 mila dollari, con tre gratta e vinci comprati nello stesso posto.
"Immigrazione in un minuto”, la rubrica di Stefano Galieni affronta i due volti dell'immigrazione. Quello terribile raccontato dal confine tra Bielorussia e Polonia, ma anche dalla riapertura dei campi profughi in Grecia, e quello più dolce e che fa ben sperare delle nuove immagini proposte dalla tv generalista italiana, che ha sempre più protagonisti dal background migratorio.
Era il 29.11.11781 quando si consumava una delle prime tragedie più disumane in mare, come ci racconta Daniele Piacentini, il massacro della nave negriera Zong. Una nave da cui furono gettati in mare gli schiavi per superare le secche. Esseri umani trattati come sacchi di patate. Un massacro passato alla storia che contribuì a porre fine alla tratta degli schiavi.
Per la rubrica “Cinema in un minuto" Paolo Piazza e Fabio Mingardi ci offrono uno scorcio da non perdere sul cinema di Wes Anderson, che in The French Dispatch ricrea per l’ennesima volta il suo meraviglioso presepe non lasciando nulla al caso, abbagliando con le sue suggestioni e i suoi rimandi.
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