Le rubriche di questa settimana
Che sono un po' il nostro modo di migliorare il mondo, un minuto alla volta
Tutte le rubriche che ti sei persə, o che vuoi riascoltare, le trovi qua →
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"Immigrazione in un minuto" di Stefano Galieni: La vicenda di Djokovic, un tennista - il numero uno al mondo - che si presenta in Australia con un visto non in regola, rivela al mondo il drammatico sistema di gestione dei profughi di quel Paese. Un Paese dove ai richiedenti asilo spetta una reclusione, seppur non in carcere ma in hotel, che può durare anche mesi e anni.
Per la sua rubrica “Una data in un minuto" Daniele Piacentini ricorda il 10.01.1944, quando si chiuse con sei fucilazioni il Processo di Verona. Tra loro, Galeazzo Ciano, ministro degli esteri e genero di Mussolini.
Paolo Piazza e Fabio Mingardi in “Cinema in un minuto” ci consigliano un film destinato a diventare un cult: Scompartimento numero 6 di Juho Kuosmanen. Una pellicola uscita a dicembre e premiata a Cannes, che racconta un viaggio in treno di due ragazzi nello stesso scompartimento, di un rapporto che evolve fino alla consapevolezza e all’accettazione reciproca e non solo.
“Armi e disarmo" di Giorgio Beretta chiede all’Italia di sospendere l'export di armi al regime kazako in risposta all’estrema violenza espressa nel reprimere le proteste delle ultime settimane. Una sospensione che segue a 10 anni di rapporti commerciali costanti, con forniture al regime di armi e munizioni estremamente letali per quasi 2 milioni di euro l’anno, dai fucili fino ai lanciagranate e alle pistole semiautomatiche.
Daniele Piacentini mette in luce una realtà buia nella sua “Stati uniti in un minuto”. Si è verificato il secondo incendio in una settimana in case popolari, dopo Philadelphia, ora è successo a New York. Sono saliti ad almeno 19 vittime, 9 bambini, i numeri del più recente devastante incendio che ha colpito un condominio del Bronx, un cosiddetto palazzo alveare con un centinaio di appartamenti di piccole dimensioni abitati soprattutto da afroamericani e latini.
"E intanto altrove..." di Carlotta Mingardi ci parla della liberazione di Ramy Shaath. L’attivista per i diritti umani è stato rilasciato dopo 900 giorni di detenzione ordinaria in Egitto. Rilasciato, ma non senza condizioni: è stato costretto a rinunciare alla cittadinanza egiziana, dovendo scegliere tra la sua libertà e la sua cittadinanza.
Per “Diritti umani in un minuto" Simone Rizza di Amnesty International Italia parla del Kazakistan, dove si rischia una deriva drammatica sui Diritti Umani. Una deriva dai segnali precisi. Infatti, la mattina del 7 gennaio il presidente kazako ha chiesto alle forze dell’ordine di sparare senza preavviso per recuperare l’ordine, per placare le proteste contro l’aumento del gpl iniziate il 2 gennaio. E oltre alla violenza, anche le limitazioni alla libertà, con bavagli messi ai media e paletti sempre più pressanti per l’utilizzo di internet per la popolazione.
Stefania Esposito, nella sua rubrica ”Istantanea sul mondo”, ci dà qualche prezioso consiglio su alcune mostre di fotografia da non perdere a gennaio. Tantissime opportunità per iniziare bene l’anno, da Riccione a Siena, dove l’esposizione “Life in Siria” vede protagonisti numerosi ed emozionanti scatti che raccontano i momenti cruciali del conflitto siriano e la forza di un popolo che non ha mai smesso di sperare.
"Perché si dice" di Daniele Piacentini: Perché si dice… perdere il filo per indicare il distrarsi o perdere la consequenzialità del pensiero? L’allusione sembra essere al filo di Arianna, che permise a Teseo di orientarsi nel Labirinto, secondo l’opinione dominante. Mentre altri esperti lo riferiscono invece ai tappeti.
Nella rubrica “Palestina in un minuto" Amedeo Rossi evidenzia le nuove crepe nella coalizione di governo. Infatti, la strategia della lista araba unita si sta dimostrando sempre più difficile da perseguire: la collaborazione con la destra sionista sembra quasi impossibile.
Daniele Piacentini, ”Scienza in un minuto”. L'Artide si scioglie più del previsto, mettendo a rischio seriamente la presenza umana. La colpa? Dell’uomo, ovviamente. Il cambiamento climatico rischia di presentare il conto prima del previsto: l’aumento della temperatura media e lo scioglimento del permafrost sta mettendo sempre più velocemente a rischio in pianeta.
Nell’appuntamento settimanale con la rubrica ”Conflitto in un minuto" Daniele Piacentini evidenzia la situazione in Camerun, dove si è riaccesa l’insurrezione armata dei separatisti anglofoni. Riaccesa sì, perché dal 2017 è in corso un’insurrezione armata ad opera dei separatisti anglofoni. Azioni violente ripetute che hanno ucciso più di 6mila persone e hanno costretto a sfollare almeno un milione.
Protagonista di “Pagine in un minuto" a cura di Heiko Caimi è l’opera di Philip Roth, Pastorale americana. Un libro che racconta la storia di un uomo, un uomo a cui la vita sembra aver dato tutto e che vede la propria felicità dissolversi quando la figlia diventa una terrorista e, dopo aver compiuto un attentato, sparisce. Analizza se stesso, la propria famiglia, il rapporto con la moglie e gli sforzi fatti per offrire le migliori possibilità alla figlia. Ma non riesce ad additarsi come il colpevole e, allo stesso tempo, non può ammettere che la volontà spietata della figlia non sia frutto di un plagio altrui.
"Psicologia”. Doriana Galderisi cita “The hammer and the dance” la teoria dello studioso Tomas Pueyo, che vuole che la strada da percorrere in questo tempo pandemico, caratterizzata da fasi alterne tra martello e danza, sia una corrispondente alternanza tra stringere i denti e lasciarsi andare. Fasi e cicli emozionali, che conviene conoscere in anticipo per affrontare al meglio il cambiamento.
Per questa settimana è tutto. Ci risentiamo lunedì mattina con le notizie e le nuove rubriche!
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