Il presidente dell'Onu Guterres vola a Mosca ma non ottiene il cessate il fuoco, mentre 40 paesi si incontrano a Ramstein e si accordano per aumentare le armi all'Ucraina.
Putin ribadisce: voglio Donbass e Crimea per la sicurezza. Anche la Transnistria rischia di aprire un nuovo fronte. Ispri: per la prima volta nel 2021 oltre 2000 miliardi di dollari in spese militari.
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La rubrica "Diritti umani in un minuto" di Simone Rizza, Amnesty International Italia: La condanna oscena a Kavala in Turchia e la repressione della società civile
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Arriveranno sempre più armi all'Ucraina, come richiesto nel meeting di 40 nazioni soprattutto della Nato che ieri hanno incontrato i rappresentanti degli Stati uniti a Ramstein. Come annunciato dal segretario della difesa statunitense Lloyd Austen, "all'Ucraina arriveranno più carri armati". Le armi pesanti verso l'Ucraina, tra cui 50 carriarmati con armamenti antiaerei, verranno inviati anche dalla Germania, che finora è stata titubante. La Germania addestrerà anche i soldati ucraini.
Il segretario della difesa Austin ha ribadito che "Siamo qui per aiutare l'Ucraina a vincere la lotta contro l’ingiusta invasione russa e per costruire le difese dell'Ucraina per le sfide di domani". Secondo Austin, l'Ucraina può vincere la guerra.
Il Regno unito ha esplicitamente sostenuto che è interamente legittimo usare le armi britanniche per colpire anche all'interno della Russia. Gli incontri alla Ramstein dei paesi della Nato fino a 43 paesi si terranno su base regolare, mensile.
https://it.euronews.com/2022/04/26/vertice-nato-a-ramstein-berlino-annuncia-invio-di-armi-difensive
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