Candidarsi alla presidenza del consiglio porta sfiga ai leader?

In questo millennio solo due persone, Silvio Berlusconi e Romano Prodi, hanno guidato un esecutivo dopo aver guidato una campagna elettorale.

Ascolta il podcast → https://inprimis.today/notiziari/2022-08-30

In questo millennio solo due persone, Silvio Berlusconi e Romano Prodi, hanno guidato un esecutivo dopo aver guidato una campagna elettorale. In inPrimis quest'oggi facciamo un breve excursus, poi lasciamo spazio a segnalazioni in breve e alle nostre consuete rubriche.

"Palestina in un minuto" di Amedeo Rossi: Apartheid giudiziario nei territori occupati.

"Psicologia" di Doriana Galderisi: POLITICI SEMPRE PIÙ InINFLUENCER! Sarà l'effetto vaccini!?! I nuovi connotati della comunicazione ed i nuovi paradigmi della POLITICA.

"Abitare sostenibile" di Isaac Scaramella: L’inverno caldo dell’energia.

"Diritti umani in un minuto" di Simone Rizza, Amnesty International Italia: Il processo illegale e inaccettabile ai prigionieri ucraini di Mariupol.

”Immigrazione in un minuto" di Stefano Galieni: Il blocco navale.

"Armi e disarmo" di Giorgio Beretta: Il Trattato sul commercio di armi e convegno a Brescia sulla guerra in Ucraina.

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Non è che scrivere il proprio nome sul simbolo elettorale, candidarsi alla leadership ovvero esplicitamente alla presidenza del consiglio, porta un po’ sfiga?

In questo millennio abbiamo visto in Italia solo due persone riuscirci. Silvio Berlusconi è diventato presidente del consiglio nel 2001 e nel 2008. Romano Prodi nel 2006.

Tutti gli altri governi che abbiamo avuto dal 2000 in poi sono stati guidati da persone che non erano candidate come leader di coalizione, e hanno avuto il sostegno di partiti che fino al giorno prima si erano scannati in campagna elettorale o in parlamento.

Facciamo un brevissimo ripasso.