Bombardamenti pesanti sulle città, colpito il palazzo del governo di Kharkiv e attaccato un ospedale da paracadutisti nella notte. Circondata Mariupol. 680 mila persone sono scappate dal paese
Draghi definisce l'Europa "una forza di pace" mentre invia le armi nel conflitto, e paesi storicamente neutrali pensano di entrare nella Nato.
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La rubrica "Diritti umani in un minuto" di Simone Rizza, Amnesty International Italia: La repressione del dissenso nella Russia in guerra.
Sul terreno della guerra in Ucraina iniziata dall'invasione russa, è stato ieri il sesto giorno di attacchi con bombardamenti pesanti, sulla capitale Kiev e sulla seconda città del paese Kharkiv, dove è stato distrutto il palazzo del governo facendo almeno 10 morti. A Kharkiv sono atterrate truppe aviotrasportate nella notte e hanno attaccato un ospedale, secondo quanto annunciato dall'esercito di Kiev. La Russia sta sempre di più prendendo di mira popolazione civile, per demoralizzare la resistenza ucraina. Amnesty international denuncia che la Russia ha usato bombe a grappolo anche su un asilo.
Le stime sono di 406 civili uccisi, secondo l'Onu, dall'inizio dell'invasione. Tra i vari obbiettivi, è stata colpita anche la torre della Tv uccidendo cinque persone, vicino al memoriale per l'Olocausto. Anche le altre città sono sotto attacco pesante, tra cui le strategiche Odessa e Mariupol, ormai circondata. Nella capitale iniziano a mancare generi alimentari e corrente elettrica.
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